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DIMINUZIONE DELLA LIBIDO

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Sportman & Fitness – dicembre 2000

Domanda

Sono un professionista di 42 anni e mi è capitato di leggere “Spotman” in palestra. Mi è sembrata una rivista interessante con consigli utili anche per chi non vuole fare dell’agonismo ma vuole semplicemente stare in forma. Data l’interessante rubrica “Medical Column” del Dott. Spattini, vorrei rivolgermi a lui per un mio problema.

Da circa un anno ho notato un calo di energia ed un abbassamento della libido, una certa difficoltà di concentrazione ed una perdita di interesse nei miei usuali allenamenti in palestra, e nella pratica del mio sport preferito che è il tennis. Non è avvenuto niente nella mia vita personale che possa giustificare questo calo di energia e questa svogliatezza, cosa mi sta succedendo?

Risposta

Molto probabilmente il problema è che la maggior parte degli uomini dopo i 40 anni comincia ad avere una riduzione della produzione di testosterone. Il testosterone è l’ormone maschile responsabile dello stimolo sessuale. Inoltre, bassi livelli di testosterone possono influenzare l’umore predisponendo alla caduta di interesse verso molte altre attività, oltre a quelle sessuali.

In questi casi se si va dal medico, questi può fare una diagnosi di depressione in quanto i sintomi sono molto simili all’ipotestosteronemia.

Uno dei sintomi che differenzia le due problematiche (la depressione nei confronti dei bassi livelli di testosterone) è la forza muscolare.

Spesso le persone che hanno bassi livelli di testosterone, non solo perdono interesse nella pratica dell’attività fisica a causa della perdita di energia, ma notano anche una riduzione della forza fisica. Per fare diagnosi certa è necessario fare un esame del sangue e verificare i livelli di testosterone. Ancora più del testosterone totale sono importanti i valori del testosterone libero, che rappresenta la funzione fisiologicamente attiva.

Se il test conferma una ipotestosteronemia, può essere presa in considerazione una terapia sostitutiva col testosterone. Il mio consiglio però è di provare prima delle altre strade per non diventare così presto schiavo di iniezioni, pillole o cerotti, anche se presto sul mercato verrà messo a disposizione il testosterone sotto forma di gel che è di più facile applicazione.

Innanzitutto rivedrei il mio allenamento: può darsi che gli allenamenti in palestra più quelli del tennis comportino un volume di allenamento eccessivo, che l’organismo non riesce più a compensare; non abbiamo più le capacità di recupero dei 20 anni e non possiamo pensare di fare quello che facevamo allora.

Limiterei gli allenamenti tra palestra e tennis al massimo 4 volte la settimana (2 di palestra e 2 di tennis oppure 3 di palestra ed 1 di tennis) o addirittura a tre volte, cercando di non superare la durata di 45 minuti per allenamento.

Un allenamento eccessivo e troppo frequente può contribuire all’ipotestosteronemia.

Anche l’alimentazione deve essere curata, non deficitaria in calorie e grassi (anche colesterolo e saturi) che favoriscono i precursori per la formazione del testosterone. Un 30% delle calorie sotto forma di grassi sembra essere un livello ideale per la produzione di testosterone.

Seguire una dieta prevalentemente vegetariana ha un effetto negativo sui livelli di testosterone e si è visto invece che una dieta onnivora, con la presenza di carne, favorisce i livelli di testosterone.

Inoltre al giorno d’oggi esistono degli integratori che sono estremamente validi nell’innalzare in maniera fisiologica i livelli di testosterone. Primo fra tutti è l’ACETIL-CARNITINA che ha dimostrato, in studi scientifici, la capacità di innalzare del 20% i livelli di testosterone, che è la percentuale fisiologica di aumento che avviene anche durante un allenamento intensivo.

Per questo scopo sono necessari dosaggi superiori ai due grammi. Altro integratore che agisce in questo senso è il TRIBULUS TERRESTRIS, capace di alterare i livelli di FSH e LH e di conseguenza di testosterone a dosaggi anche di soli 800mg al giorno.

Questi integratori sono totalmente naturali e privi di effetti collaterali, vanno però opportunamente ciclizzati e per questo ti consiglio di farti seguire da un esperto nutrizionista di fiducia.