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PIU’ LAVORO, PIU’ ANSIA

PIU’ LAVORO, PIU’ ANSIA
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Garantito: lo studio non è stato condotto da un esercito di impiegati stressati sulla soglia di un esaurimento nervoso. Come risulta da ultime ricerche condotte dalla Deakin University di Melbourne, il legame tra vita sedentaria ed ansia è molto molto stretto. In particolare questo studio dimostra che trascorrere gran parte della giornata seduti davanti al computer, oltre che aumentare il rischio di incidenza di patologie a carico dell’apparato cardiovascolare, contribuisce anche a sviluppare una maggiore ansia. Megan Teychenne del Centre for Physical Activity and Nutrition Research, che ha guidato questo studio, sostiene che serviranno ulteriori analisi prima di capire le strategie necessarie per prevenire e gestire questo disturbo mentale così diffuso. L’aver individuato questa relazione, tuttavia, rappresenta già un grande passo in avanti, soprattutto considerando che nella società in cui viviamo, lo stare seduti a lungo, rappresenta ormai una comune abitudine che si sta estendendo anche ai più piccoli che passano buona parte della loro giornata davanti alla Tv o ai videogiochi. La soluzione potrebbe essere quella di ritagliarsi del tempo, nell’arco della giornata, da dedicare a sé stessi, magari praticando attività fisica, specialmente all’aperto. Già nel 2010, infatti, una ricerca condotta dal Peninsula College of Medicine and Dentistry di Plymouth in Inghilterra e pubblicata su Environmental Science and Technology dimostrava che svolgere attività fisica all’aperto ha numerosi vantaggi non solo per il fisico ma anche per la mente e l’umore. Jo-Thompson Coon, uno degli autori della ricerca, sostiene: “Sapevamo che fare movimento immersi nella natura fa bene, ma ci hanno stupito gli effetti sull’ansia e lo stress. Le ricadute positive sull’umore sono massime quando lo sport è praticato all’aria aperta e in un ambiente vitale”.