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CARNE ROSSA, INFIAMMAZIONE E STRESS OSSIDATIVO

CARNE ROSSA, INFIAMMAZIONE E STRESS OSSIDATIVO
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Per mantenere uno stato di salute ottimale è importante tenere sotto controllo l’infiammazione e lo stress ossidativo. Questi ultimi infatti sono associati ad aumento del rischio cardiovascolare e di malattie croniche. Stili di vita sbagliati e cattive abitudini alimentari possono aumentare la produzione di radicali liberi, i quali, essendo dei composti altamente reattivi, quando in eccesso possono causare danno ossidativo alle membrane cellulari e al DNA.

In passato diversi studi avevano riportato che il consumo di carne rossa poteva aumentare il rischio cardiovascolare e il rischio di diabete di tipo 2, condizioni che spesso sono associate ad infiammazione e stress ossidativo.

Una nuova ricerca australiana comunque, non ha trovato alcuna correlazione tra il consumo di carne rossa e i marker associati all’infiammazione e allo stress ossidativo. Lo studio ha dimostrato che i soggetti potevano sostituire una quota di carboidrati con le proteine della carne rossa senza aumentare i biomarker legati all’infiammazione e allo stress ossidativo. Inoltre, i ricercatori hanno riscontrato che tale modificazione alla dieta comporta un dimagrimento più efficace. Infatti, la carne rossa magra ha un alto contenuto di proteine ad elevato valore biologico, che prolungano il senso di sazietà, e per questo il suo consumo è consigliato alle persone che intendono dimagrire.

Un importante fattore da tenere in considerazione circa il consumo di carne rossa, in aggiunta, riguarda la provenienza della carne e la sua qualità: la carne più facilmente reperibile nei supermercati proviene da allevamenti intensivi in cui gli animali sono nutriti con mangimi a base di mais ed altri cereali. Carne proveniente da allevamenti grass-fed, ovvero da animali al pascolo alimentati ad erba, mostra, invece, un profilo nutrizionale migliore, un apporto calorico inferiore ed un profilo lipidico ottimale, con un contenuto maggiore di omega-3, acidi grassi essenziali dalle note proprietà anti-infiammatorie.

Fonte: Journal Nutrition, 137:363-367