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DIETA CHETOGENICA E BODYBUILDING

DIETA CHETOGENICA E BODYBUILDING
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La dieta chetogenica è basata sulla drastica riduzione dei carboidrati almeno sotto il 10% e spesso anche meno ed un’alta percentuale di grassi e moderata o bassa in proteine. La necessità di tenere le proteine basse per attivare la chetosi è legata al fatto che altrimenti un forte contributo proteico attiverebbe la neoglucogenesi con produzione di glucosio da fonti proteiche che disattiverebbe la chetosi. La chetosi si è dimostrata particolarmente utile nelle diete finalizzate alla perdita di peso promuovendo a breve e medio termine una maggiore perdita di peso, previa conversione in corpi chetonici che hanno un equivalente calorico inferiore, ed è stata utilizzata con discreto successo anche in sport di endurance estrema condizionando il corpo ad utilizzare soprattutto i grassi a scopo energetico. La dieta chetogenica nel dimagrimento funziona anche perché i corpi chetonici hanno un effetto sopprimente l’appetito ed in parte euforizzante per cui rendono più facilmente sostenibile la dieta. Questo effetto sembra dovuto alla produzione con la chetosi dell’acido gammaidrossibutirrato (GHB) che era noto come sostanza con effetto quasi stupefacente tanto da essere definito “liquid excstasy” o droga dello stupro. Per raggiungere la chetosi è necessario normalmente scendere sotto una quota di carboidrati corrispondente a circa 20-30gr il che equivale a dire che sono concessi al massimo i carboidrati contenuti nelle verdure o in una mela. Se la dieta chetogenica favorisce una più veloce perdita di grasso è altresì vero che promuove una maggiore perdita di muscolo. Questo effetto catabolico sul muscolo è maggiore rispetto ad una normale dieta ipocalorica a causa della sottoregolazione della stimolazione della via mTOR (via anabolica) in seguito alla privazione dei carboidrati. I carboidrati stimolano l’insulina e l’insulina è il più potente attivatore dell’mTOR e di conseguenza in mancanza dello stimolo insulinico l’mTOR non viene attivato efficacemente e prevale il catabolismo sull’anabolismo. Abbiamo già detto come fondamentalmente la dieta chetogenica debba anche essere ipoproteica altrimenti un elevato apporto apporto di proteine attiverebbe la neoglucogenesi con produzione di glucosio che non permetterebbe lo stato di chetosi. Tutto ciò si traduce anche con una minor produzione di GH (ormone della crescita) a sua volta implicato nella stimolazione della via mTOR. In uno studio di Bielohuby et Al. si è visto che la dieta chetogenica causa una diminuzione dei recettori per il GH a livello epatico (il GH stimola a livello epatico la secrezione di IGF-1) e questo comporta una minor produzione di IGF-1 (Insulin Growth Factor) che si traduce in una minor attivazione della via mTOR portando ad una minor sintesi proteica a livello muscolare. Ancora peggio è quando una dieta chetogenica è proposta per gli atleti per aumentare la forza e la massa muscolare. Il notevole apporto di grassi porta ad un maggior stoccaggio di acidi grassi nel tessuto adiposo. L’aumento di acidi grassi nelle cellule adipose aumenta il rilascio dell’ormone leptina da parte del tessuto adiposo stesso. La leptina attiva la via AMPK che è in contrasto con la via mTOR.

La via AMPK è un regolatore metabolico a livello cellulare che viene normalmente attivato quando i livelli di energia sono bassi. In questa maniera l’attivazione dell’AMPK stimola l’ossidazione degli acidi grassi necessaria in situazioni di mancato apporto di carboidrati. Nella dieta chetogenica i grassi sono consumati in quantità tali che la loro abbondanza nelle cellule adipose va oltre il principio regolatore dell’AMPK stimolandolo nonostante l’alto livello energetico delle cellule. Purtroppo l’attivazione dell’AMPK blocca la via mTOR inibendo la sintesi proteica e la crescita muscolare. Inoltre l’eventuale aumento di adiposità porta ad una desensibilizzazione per il segnale dell’insulina che ulteriormente diminuisce l’attivazione dell’mTOR. Concludendo, la dieta ideale sia per costruire massa che per perdere grasso non prevede approcci estremi come la dieta chetogenica. La dieta chetogenica riduce inoltre le prestazioni ad alta intensità e di fatto diminuisce la capacità anabolica del corpo favorendo altresì il catabolismo. Quando l’obiettivo è la massa muscolare, oltre al quantitativo di proteine necessarie per kg di peso corporeo ed un adeguato apporto di grassi soprattutto essenziali, la maggior parte delle energie deve essere fornita dai carboidrati complessi e in fase di “definizione” l’apporto di carboidrati non deve essere inferiore ai 150-100g al giorno per evitare la chetosi e limitare la neoglucogenesi (il processo che trasforma le proteine in glucosio).