Home ABSTRACT EFFETTO SORPRESA: NUOVI STIMOLI PER IL CERVELLO E SENSAZIONE DI BENESSERE
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EFFETTO SORPRESA: NUOVI STIMOLI PER IL CERVELLO E SENSAZIONE DI BENESSERE

EFFETTO SORPRESA: NUOVI STIMOLI PER IL CERVELLO E SENSAZIONE DI BENESSERE
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Fin dalla nascita osserviamo ciò che ci circonda per creare nella nostra testa un modello della che realtà che ci consente di ordinare e categorizzare le informazioni che riceviamo; il nostro cervello continuamente confronta la realtà con il nostro modello e quando c’è qualche discrepanza scatta la sorpresa. Questo è il motivo per cui i bambini sono più predisposti ad imparare cose nuove, stimolati dalla curiosità, mentre crescendo si perde gradualmente questo stimolo.
Gli scienziati adesso hanno scoperto che la sorpresa, insieme alla novità, è un’emozione tanto breve quanto importante: quando scatta la sorpresa, ovvero quando ci troviamo di fronte a qualcosa di inaspettato, il nostro cervello è più predisposto ad incamerare velocemente nuove informazioni. La sorpresa marca un evento, una situazione o un’oggetto come nuove, interessanti e sconosciute; questo mette immediatamente in allerta i nostri neuroni. Basti pensare alla tipica espressione che facciamo quando siamo sopresi: sopracciglia rialzate per sollevare le palpebre e sgranare gli occhi, occhi spalancati per allargare il campo visivo, bocca aperta per garantire una respirazione profonda: è come se in modo del tutto involontario tutti i nostri sensi si espandessero per permetterci di recepire quante più informazioni e stimoli possibili provenienti dalla realtà presente.
A studiare nel dettaglio i meccanismi alla base dell’effetto sorpresa è stato uno scienziato della Northwestern University (USA), il quale ha scoperto che lo stupore attiva l’area cerebrale profonda del mesencefalo, attivando i neuroni che producono dopamina, il neurotrasmettitore che regola l’apprendimento, le connessioni cerebrali e la gratificazione. Ecco quindi che una sorpresa non solo ci predispone all’apprendimento, ma genera una sensazione che viene percepita come piacevole.
Un’altra ricerca condotta presso l’Emory University of Atltanta (USA) ha confermato che uno stesso stimolo percepito come gradevole attiva maggiormente i centri cerebrali del piacere (e quindi la produzione di dopamina) quando è inaspettato.
Ma attenzione: una sorpresa in positivo regala sensazioni positive attivando la produzione di dopamina, tuttavia è possibile essere stupiti anche in negativo: un altro studio effettuato presso la Columbia Unviersity ha evidenziato come una brutta sorpresa sia in grado di attivare l’amigdala, che è invece quella regione del nostro cervello deputato al controllo delle emozioni, alla gestione della paura e alle reazioni di fuga.
I meccanismi alla base delle sensazioni di stupore sono probabilmente meccanismi selezionati nel corso dell’evoluzione per facilitare l’apprendimento, in quanto conoscere il mondo e organizzare la realtà sono indispensabili per sapere come muoversi e come reagire in ogni situazione.

Fonte: Dopamine Modulates the Functional Organization of the Orbitofrontal Cortex., Elife Feb 2018; Neurobiological regret and rejoice functions for aversive outcomes, Neuroimage, Feb 2018.