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ESPRIMERSI DA PROTAGONISTA (di Natale Conforti)

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Cultura Fisica – 1987

Massimo Spattini, classe 1957, terminato il liceo classico si iscrive alla facoltà di Medicina perché già da allora capisce l’importanza di conoscere tutti i segreti del corpo umano per poi utilizzarli nella pratica del bodybuilding.

Dopo essersi laureato a pieni voti in Medicina e Chirurgia, si iscrive alla specializzazione di Medicina dello Sport, sotto la guida del Prof. Vecchiet.

Il suo esordio nel bodybuilding avviene nel 1981 quando vince i Campionati Emiliani, ma dopo questo successo gli impegni universitari lo fanno ritirare momentaneamente dalle gare.

Poi il militare come ufficiale nei carabinieri ritarda ancora il suo rientro. Ma nel 1984 è il successo. Massimo vince alla grande il prestigioso Grand Prix “La Notte dei Campioni” FIACF.

Questa vittoria gli conferisce fiducia e coraggio, tanto che l’anno dopo si presenta ai Campionati Italiani in forma davvero invidiabile, classificandosi però soltanto al 4° posto.

Ma per il pubblico è lui il numero uno, e così la pensano in molti infatti, alla fine della gara, altri atleti, tra cui campioni affermati, si congratulano con lui assicurandolo che l’anno prossimo sarebbe stato il suo.

Così è stato. Nel giungo 1986 Massimo Spattini vince il Campionato Italiano FIACF nella categoria pesi massimi. Il suo stato di forma è sorprendente, all’inizio della sua routine già echeggiano le grida dei suoi fans e, accompagnato dalle note di “Urla del silenzio”, un vero e proprio boato immortala Massimo neocampione.

Poi di lì a poco vince per la seconda volta il Grand Prix “La notte dei Campioni” che lo conferma veramente Campione dell’anno.

Spattini non è però solo un campione di bodybuilding. Oltre ad essere un uomo di cultura, è un eccellente preparatore, e i suoi seminari sempre più frequenti lo dimostrano, ma soprattutto è un amico, sempre disponibile ad aiutare chi ha bisogno di lui, che ha saputo fare della sua vita un interminabile successo.

Allora perché non dirlo, bravo Massimo, 1° nel bodybuilding, 1° nella vita.

Curriculum gare di Massimo Spattini

1981 – 1° class. Campionati Emiliani FIACF cat. massimi

1984 – 1° class. Grand Prix “La Notte dei Campioni” FIACF

1985 – 4° class. Campionati Italiani FIACF cat. Massimi

1986 – 1° class. Grand Prix “Città di Massa” FIACF cat. max

1° class. Campionati Italiani FIACF cat. massimi

1° class. Grand Prix “La Notte dei Campioni” FIACF

Tabella di allenamento di Massimo Spattini

Massimo si allena tre giorni consecutivi, poi intervalla un giorno di riposo e riprende con la solita tabella per altri tre giorni.

1° GIORNO

Dorsali

Trazioni

4×8

Dorsy Bar

4×10-10-8-6

Pulley basso

4×10

Trapezi

Rotazioni spalle

3×12

Tirate al mento

3×10

Bicipiti

Curl bilanciere

4×12-10-8-6

Curl manubri alternati

4×8

Curl ai cavi

2×12

2° GIORNO

Polpacci

Calf Machine

4×15-12-10-8

Calf Press

4×15

Gambe

Leg Curl

6×12

Leg Press

5×15-12-10-8-8

Squat

5×15-12-10-10-10

Addominali

Alzate gambe

3×20

Sit up

3×20

Twist

3×50

Avambracci

Curl inverso

3×12

Flessioni polsi

3×15

3° GIORNO

Pettorali

Croci

2×15

Panca orizzontale

4×6

Panca inclinata

3×8

Parallele

2×12

Deltoidi

Lento dietro

4×12-10-8-6

Alzate laterali in piedi

4×10

Alzate laterali 90°

4×12

Tricipiti

Spinte al Lat Machine

4×12-10-10-8

Estensioni su panca

4×12-10-8-6

Panchette

2×15

Alimentazione di Massimo Spattini

Massimo divide la sua dieta a seconda della vicinanza o meno delle gare, una per l’aumento della massa muscolare nel periodo “off-season” e una per la definizione nei periodi prima di una competizione.

Dieta “off-season”

L’obiettivo di questa dieta è quello di aumentare la massa muscolare senza però aumentare la quantità di grasso corporeo. Massimo si porta su un livello calorico di circa 4000 calorie, che per lui è il livello ottimale, che gli permette di ottenere energia per gli allenamenti e aumento di massa muscolare senza aumento di grasso.

Per verificare costantemente il livello di grasso usa la plicometria e mantiene sempre il livello del grasso sul 9%. Mantiene un’alimentazione equilibrata, con il 65% di carboidrati complessi (pasta, riso, vegetali, frutta) il 20-25% di proteine (70% vegetali, 30% animali) usando poca carne rossa perché ricca di grassi saturi e il 10-15% di grassi, quasi tutti vegetali (olio di oliva, olio di semi) in quanto tutti grassi insaturi necessari all’organismo.

Dieta pre-gara

Comincia questa dieta circa 12 settimane prima di una competizione. Non cambia di molto il livello calorico, aumentando però l’attività (più serie e più esercizi) e aggiungendo l’attività aerobica ai suoi allenamenti.

Riduce le calorie di poco portandosi a 3500, in modo da avere un deficit di 500 calorie con l’alimentazione e di altre 500 calorie con l’allenamento.

Diminuisce di circa 500 grammi di grasso alla settimana e non di più in quanto perderebbe tessuto muscolare. Tiene sempre alta la percentuale di carboidrati complessi per avere sufficiente energia per gli allenamenti.

I grassi vengono bruciati maggiormente con l’attività aerobica. In questo periodo bisogna fare molta attenzione al deficit energetico per non incorrere nel processo della neo-glucogenesi, cioè il processo in cui gli aminoacidi vengono trasformati in glucosio, quindi una metabolizzazione delle proteine.

Se vengono a mancare gli acidi grassi, il glucosio viene preso dal glicogeno muscolare con conseguente calo della massa muscolare.

Massimo verifica, con il chetotest, la formazione di corpi chetonici che indicano nel metabolismo la neo-glucogenesi.

Una settimana prima della gara porta il livello di grasso corporeo al 4% facendo sempre attenzione al grasso intramuscolare. Dopo inizia la dieta dissociata per la ricarica dei carboidrati. Per i primi tre giorni attua il processo di scarica riducendo il livello dei carboidrati da 200 il primo giorno, 100 il secondo, a 50 grammi il terzo.

I successivi tre giorni sono di ricarica.

Si alimenta per l’80% circa con carboidrati, portando il livello calorico al punto tale da saturare il livello di glicogeno dall’1,5 al 4%.

Questo crea un muscolo più voluminoso e più definito. Il glicogeno richiama acqua nei muscoli in ragione di tre grammi di acqua per uno di glicogeno, quindi calcola l’acqua che gli occorre a seconda dei carboidrati di cui fa uso. Elimina il sodio in quanto ione extracellulare che richiama acqua nel sottocutaneo ed usa, sia per bere che per cucinare, acqua distillata.

Non elimina prima il sodio in quanto essendo presente in quasi tutti gli alimenti, l’organismo si adatterebbe ad una sua mancanza e non si otterrebbe l’effetto desiderato.

Aumenta però l’uso di potassio con integratori e cibi che ne sono ricchi (banana) in quanto, essendo ione intracellulare, entra con il glicogeno nel muscolo e vi chiama acqua riempiendolo.