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IL RUOLO DELLA VITAMINA D NEL CONTROLLO GLICEMICO

IL RUOLO DELLA VITAMINA D NEL CONTROLLO GLICEMICO
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Diversi studi hanno evidenziato come animali carenti in vitamina D, dopo supplementazione, abbiano significativamente ridotto i livelli di infiammazione e migliorato la sensibilità insulinica (1).

Studi su persone hanno anche mostrato che la supplementazione di vitamina D è efficace nel controllo della glicemia e in altre alterazioni metaboliche – specialmente in persone carenti di questa vitamina.

Ad esempio, in diabetici carenti in vitamina D (livelli ematici <20 ng/mL) che prendevano 1.000 IU al giorno di vitamina D3 si sono ottenuti miglioramenti nella funzione endoteliale, nella glicazione (un sintomo di danno glucosio-correlato), come anche in altri marcatori della salute endoteliale (2).

Il dosaggio adeguato è molto importante.

Ad esempio, studi che usavano da 400 a 800 IU al giorno di vitamina D3 non hanno riscontrato nè una riduzione dell’incidenza di diabete nè un cambiamento nella glicemia (3,4), al contrario i dosaggi più alti hanno mostrato effetti significativi.

In uno studio di soggetti con bassa vitamina D3, una supplementazione di 4.000 IU al giorno di D3 ha portato a significativi miglioramenti nella sensibilità insulinica e a minori livelli di insulina a digiuno (5).

Il più eclatante dato sul supplemento della vitamina D nel supportare la salute metabolica viene da studi condotti su persone espressamente a rischio di diabete di tipo II o prediabete (1).

Le persone coinvolte avevano alterata glicemia a digiuno (livelli di glicemia tra 100 e 125 mg/mL a digiuno), o alterata tolleranza al glucosio (una condizione in cui la glicemia, dopo due ore dal carico orale con 75 grammi di glucosio, assume valori compresi tra 140 mg/dl e 200 mg/dl).

Gli studi in questa popolazione mostrano come una supplementazione giornaliera di vitamina D3 riduca l’aumento della glicemia a digiuno nel tempo, migliori la secrezione prancreatica di insulina, e migliori anche la sensibilità insulinica (6,7).

I meccanismi coinvolti sembrano essere tre, complementari tra loro:

  • interazioni della vitamina D con i recettori muscolari scheletrici, dove potrebbe aiutare la formazione di cellule muscolari “affamate” di glucosio (8);
  • aumentata espressione di recettori insulinici nelle cellule di tutto il corpo, che quindi favoriscono il prelievo del glucosio dal sangue verso l’interno cellule;
  • attivazione del complesso molecolare chiamato PPAR-delta, il quale regola geni coinvolti nel bruciare zuccheri e grassi per fornire energia (1).

Ulteriori diversi meccanismi della vitamina D coinvolti nella gestione della glicemia stanno venendo alla luce, incluse interazioni complesse con il sistema ormonale, tra cui la stimolazione diretta del pancreas a rilasciare insulina (1).

Bibliografia:
1) Garbossa SG, Folli F. Vitamin D, sub-inflammation and insulin resistance. A window on a potential role for the interaction between bone and glucose metabolism. Rev Endocr Metab Disord. 2017;18(2):243-58.
2) Shab-Bidar S, Neyestani TR, Djazayery A, et al. Regular consumption of vitamin D-fortified yogurt drink (Doogh) improved endothelial biomarkers in subjects with type 2 diabetes: a randomized double-blind clinical trial. BMC Med. 2011;9:125.
3) Avenell A, Cook JA, MacLennan GS, et al. Vitamin D supplementation and type 2 diabetes: a dusbstudy of a randomised placebo-controlled trial in older people (RECORD trial, ISRCTN 51647438). Age Ageing. 2009;38(5):606-9.
4) de Boer IH, Tinker LF, Connelly S, et al. Clacium plus vitamin D supplementation and the risk of incident diabetes in the Women’s Helath Initiative. Diabetes Care. 2008;31(4):701-7.
5) von Hurst PR, Stonehouse W, Coad J. Vitamin D supplementation reduces insulin resistance in South Asian women lining in New Zealand who are insulin resistant and vitamin D deficient – a randomized, placebo-controlled trial. Br J Nutr. 2010;103(4):549-55.
6) Mitri J, Dawson-Hughes B, Hu FB, et al. Effects of vitamin D and calcium supplementation on pancreatic beta cell function, insulin sensitivity, and glycemia in adults at high risk of diabetes: the Calcium and Vitamin D for Diabetes Mellitus (CaDDM) randomized controlled trial. Am J Clin Nutr. 2011;94(2):486-94.
7) Nazarian S, St Peter JV, Boston RC, et al. Vitamin D3 supplementation improves insulin sensitivity in subkects with impaired fasting glucose. Transl Res. 2011;158(5):276-81.
8) Simpson RU, Thomas GA, Arnold AJ. Identification of 1,2-dihydroxyvitamin D3 receptors and activities in muscle. J Biol Chem. 1985;260(15):8882-91.