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IL VALORE TERAPEUTICO DELL’AMICIZIA

IL VALORE TERAPEUTICO DELL’AMICIZIA
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In questa foto sono con due miei grandi amici che conosco e frequento da più di 30 anni. Samir Bannout, classe 1955 e Alex Ardenti, classe 1964. Ho conosciuto Samir nel 1984 l’anno dopo che lui aveva vinto il Mr Olympia. Era il primo anno che mi recavo negli USA, ero con Guido Barilla, allora mio training partner e avevamo conosciuto Bannout tramite un’amicizia comune, un’istruttrice californiana di aerobica, DONNA MAC COMB, che allora insegnava nella mia palestra, il New Center Gym.

Ho conosciuto Alex l’anno dopo, nel ’85, quando io ero ritornato con il mio amico e socio Renato Caleffi ed Alex era già in America da un paio di anni ma nella costa Ovest a New York e aveva deciso di fare il “salto” nella mecca del Bodybuilding, per cercare, come tanti, di seguire le orme di Arnold Schwarzenegger. Non ha sfondato nel mondo del Bodybuilding agonistico e del cinema ma è diventato uno dei migliori fotografi in assoluto nel settore del Bodybuilding e Fitness. Io da allora sono andato tutti gli anni a Los Angeles e sia Samir che Alex sono venuti spessissime volte in Italia per eventi da me organizzati quali seminari, esibizioni, competizioni e per ultimo Muscle Beach al “Festival del Fitness di Rimini”. A volte la distanza o incomprensioni o impegni di lavoro ti fanno perdere il contatto con gli amici, ma quelli veri resistono nel tempo e sono lì ad aspettarti.

Per la scienza l’amicizia non ha solo un valore psicologico ma anche fisico. Due antropologi dell’Università di Oxford hanno dimostrato che alla base del “sentimento” dell’amicizia c’è la produzione di un oppioide endogeno che funziona da neurotrasmettitore, contrastando gli effetti dell’ormone dello stress.
Spesso si dice che l’amicizia è più un sentimento da uomini e meno per le donne ma non è vero, o almeno non dovrebbe, in quanto in uno studio condotto presso l’Università del Michigan è stato dimostrato che l’amicizia tra donne aumenta la produzione di progesterone, ormone anti-ansiogeno a discapito di quella del cortisolo, con possibili correlazioni per quanto riguarda l’effetto positivo anche in donne affette da cancro al seno, come emerge da un articolo pubblicato sulla rivista “Breast Cancer Research and Treatment”.

Inoltre l’amicizia è in grado di allungare la vita ed esaminando più di 148 studi che tenevano in conto la frequenza delle relazioni umane e l’impatto sulla salute, gli scienziati hanno concluso che avere pochi rapporti di amicizia può essere considerato un fattore di rischio per la salute equivalente a fumare 15,5 sigarette al giorno, peggio della sedentarietà e dell’obesità. Infine secondo gli scienziati americani dell’Ohio State University gli stimoli sociali inducono la produzione del BDHF, un fattore di crescita che tra l’altro induce la trasformazione del grasso bianco in grasso bruno, dotato di attività termogenica.
Voi direte: sei messo un po’ male se devi andare oltre oceano per trovare degli amici veri!. Per fortuna non è così, ne ho anche vicini e alcuni li posso frequentare quasi quotidianamente, come il mio training partner Ciro di Cristino, classe 1956, l’unico che riesce a reggere i miei allenamenti. Ma questi due sono nella “top list” e solo per loro vale la pena un volo transoceanico, perché credo che la vera amicizia debba essere coltivata con il contatto umano che non potrà mai essere rimpiazzato dai social: questi possono aiutare ma solo se la relazione è stata già stabilita e rinnovata con un contatto reale.